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La Provincia di Pisa
L’economia della provincia di Pisa ruota principalmente intorno ai settori dell'agricoltura, dell’industria e del turismo.
L' Agricoltura
Le zone geografiche specializzate nel settore agricolo sono l'alta Val di Cecina, la Valdera e la pianura del valdarno; in queste zone, infatti, si sono concentrate le coltivazioni tipiche della provincia di Pisa: olivo, vite e ortofrutta.
Il settore viticolo, di antiche tradizioni, ha visto esaltata la sua produzione con il riconoscimento di vini DOCG e DOC apprezzati anche in numerosi paesi esteri.Tra i vini di origine più prestigiosi possiamo citare: il Chianti delle colline pisane D.O.C.G.; il Vinsanto del Chianti D.O.C; il Bianco pisano di S. Torpè D.O.C.; il Montescudaio D.O.C.; il Colli Etruria centrale D.O.C.
Oltre che per i propri vini, la provincia di Pisa è conosciuta ed apprezzata anche per la produzione dell'olio di oliva. La coltura dell'olivo è infatti diffusa in tutto il territorio e da questi vasti oliveti si ricava un prodotto di notevole qualità, con un picco di assoluta eccellenza per l'olio extravergine di oliva dei monti pisani. Nel marzo 1998 è stata riconosciuta in sede europea l'Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.) per l'olio extravergine di oliva "Toscano" e conseguentemente anche la produzione pisana è stata opportunamente certificata a garanzia sia della provenienza che della qualità.
Degno di nota è anche il tartufo al quale viene riservata particolare attenzione anche con lo svolgimento di una serie di avvenimenti storico-culturali abbinati alla sagre del tartufo che si tengono ogni anno, nel mese di novembre, nei Comuni di S. Miniato e Volterra.
Tra le colture maggiormente praticate vi sono anche quelle cerealicole (grano duro e tenero, granturco, orzo), le foraggere avvicendate, quella della barbabietola da zucchero, le industriali (piante da semi oleosi, girasole, soia e in misura limitata tabacco), le ortive (soprattutto pomodori e legumi freschi); gli alberi da frutta.
La zootecnia, largamente esercitata fino alla fine degli anni settanta, ha subito un sensibile ridimensionamento e soprattutto una trasformazione strutturale, evidente nel forte calo delle presenze di bovini e suini e nell'incremento degli ovini. Gli allevamenti (bovini, ovini e suini) sono numerosi, ma non raggiungono in genere dimensioni rilevanti.
L'Industria
L'industria, dalla quale deriva circa un terzo del prodotto interno lordo provinciale, trova i suoi principali punti di forza nel settore della concia, della lavorazione delle pelli e del calzaturiero (Santa Croce, San Miniato, Castelfranco di Sotto) e nel settore della meccanica (Pontedera, Pisa, Santa Croce). Un comparto importante, soprattutto per il volume di reddito prodotto, è inoltre quello edilizio, cui si affiancano l'industria del mobile (con prevalenza nei comuni di Cascina, Lari, Ponsacco, Vicopisano), quello chimico-farmaceutico (Pisa), l'estrazione e la lavorazione dei minerali non metalliferi, come alabastro e salgemma (Volterra, Vecchiano, Pomarance), la produzione di energia (Castelnuovo, Pomarance, Volterra), il settore tessile e dell'abbigliamento (presente a Pisa, Pontedera, San Miniato, ma diffuso anche in numerosi centri minori), quello alimentare. Le risorse del sottosuolo hanno anche permesso lo sviluppo delle attività termali e la produzione di acque minerali (Casciana Terme, San Giuliano, Uliveto).
Il Turismo
Pisa è conosciuta il tutto il mondo per le sue bellezze artistiche e in particolare per la Torre. Punto di forza per un turismo "di massa" su cui fanno riferimento i tour operator mondiali ma anche punto di debolezza perché così passano in secondo piano tutte le altre attrattive di cui non solo la città di Pisa ma anche l'intera provincia è ricca. Il turismo balneare, che fa perno nei centri di Tirrenia e Marina di Pisa, il turismo termale, rurale, naturalistico ed enogastronomico si integrano con il turismo d'arte espresso oltre che da Pisa, anche da Volterra e San Miniato. L'ippodromo di San Rossore, il centro CONI di Tirrenia integrano l'offerta turistica per l'attrazione di un turismo sportivo. Il Parco naturale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli costutuisce un indubbio richiamo per gli amanti del verde, costituendo un esempio ancora intatto di "macchia mediterranea" abitata da una ricca fauna. Particolarmente curata è l'attività agrituristica svolta specialmente nella zona del volterrano e nelle colline pisane che si affacciano sulla costa tirrenica, al confine con la provincia di Livorno.
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