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Storia di Calci

I Comuni della provincia > Area Monti Pisani > Calci

Come sia nato Calci è chiaro, cosa non è chiaro (per mancanza di documentazione) e trovare una spiegazione logica ai tre calzari che sono presenti nello stemma. Fra le vari ipotesi la più verosimile è che in epoca romana vi fosse sul posto una qualche sorta di manifattura del cuoio o, per essere più precisi, un coturnificio, dal momento che sullo stemma sono raffigurati tre coturni la tipica calzatura romana. Le prime notizie scritte risalgono al 780, anno in cui compare citata nel documento con il quale i tre fratelli Gualberto, Ildeberto e Gumprando destinano i loro ingenti beni all'ampliamento dell'abbazia di San Savino. Intorno al Mille il «locus Calcis» è il borgo più importante della vallata, mentre nel 1222 appare già fortificato, infatti al centro della vallata sorge il borgo principale, Calci, con la chiesa battesimale di Santa Maria a Willarada e, poco più in alto, la corte e chiesa di San Michele Arcangelo dove sorgerà il castello chiamato Maqggiore. Più in basso, quasi a guardia dell'Arno e della vesta pianura, la rocca della Verruca, che costituirà nei secoli futuri un caposaldo quasi imprendibile per la miriade di eserciti che devastarono questo territorio, fra cui ricordiamo i saccheggi ad opera dei pisani nel 1288, dalle truppe di Carlo IV nel 1369, dalle milizie fiorentine comandate da Pietro Farnese nel 1363 ed infine nel 1479 dal re di Napoli. All'inizio del XV secolo si sottomise insieme a Pisa al dominio fiorentino e ne segui le vicende storiche fino all'unità d'Italia.

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