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In base al ritrovamento di alcuni reperti arecheologici rinvenuti in località Poggio e Lenza si può affermare che in passato ci sia stato in questa zona un insediamento etrusco, mentre modesti sono i reperti del periodo romano, anche se si può pensare che la zona fù abitata anche dai romani dato che il fiume Fine, costituiva la linea di confine fra i municipi di Pisa e di Volterra; mentre è certa la presenza dei Longobardi grazie al ritrovamento da parte di Ludovico Muratori di un documento scritto risalente all'anno 887 in cui si parla di una tale Teudice figlia di Teudegrimo il quale, ricevette a livello dal vescovo di Pisa, " la metà di una casa dominicale con sua corte compresa nei confini delle Colline in luogo appellato Sala Tachaldi, presso la chiesa battesimale di S. Angelo " dopodichè per avere altre notizie storiche della zona bisogna risalire ad un documento datato 1109, dal quale a sapere che il territorio faceva parte delle vastissime proprietà dei conti Cadolingi di Fucecchio. Dopo i Cadolingi passo sotto gli Upezzinghi, e succesivamente sotto la giurisdizione ecclesiastica del vescovo di Pisa. Nel 1406, durante l'assedio di Pisa, fu uno dei primi castelli a sottomettersi a Firenze, città alla quale si ribellò nel 1494 insieme alla repubblica tirrenica e ad altri castelli già appartenuti al dominio pisano. Per ritorsione i fiorentini, riottenutone il possesso dopo pochi mesi, ne abbatterono la rocca e le fortificazioni. Ridotta a borgo aperto, Santa Luce ha avuto nei secoli seguenti una storia priva di episodi rilevanti fatta eccezione per l'unico episodio che si ricorda avvenuto, fra il 1554 e il 1558, in cui si ha notizia di una controversia della comunità con il vescovo di Pisa a proposito dei diritti di pastura, la quale appellatasi a Cosimo I, vide riconosciute e riconfermate le proprie prerogative. Nel 1861 aderì al Regno d'Italia.

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